La storia di Valverde è legata al suo Santuario. Un luogo di culto Mariano, di una bellezza e di una maestosità che lascia senza fiato. Una passeggiata tra le sue imponenti mura e si rimane affascinati. Ed ecco il perché.
Il Santuario: l’esterno e la torre campanile
Il Santuario di Valverde si presenta esternamente con una struttura originale. Guardando, salta subito in evidenza il portico anteriore. 10 colonne di pietra lavica. La facciata ha 13 finestre ed in alto al centro lo stemma degli Agostiniani Scalzi, che hanno provveduto al sito stesso. A sinistra del portone centrale vi è la torre campanile e l’orologio. Alla base del campanile vi è incisa la data 1559. Dal prospetto della Chiesa, escono tre baraccia in pietra lavica. A cosa servono? Una volta servivano a tenere bandiere e stendardi. All’ingresso del Santuario c’è un portale in pietra lavica degli inizi del ‘700. In alto lo stemma dei principi Riggio, in pietra lavica bianca. Giacomo Petralia ha realizzato il portone centrale di bronzo, nel 1980. Il portone è diviso in 22 pannelli che raccontano la storia di Dionisio, le leggende ed i miracoli.
L’altare della Madonna di Valverde e le bellezze artistiche
Entrando all’interno del Santuario si nota subito l’altare a sinistra dedicato alla Madonna di Valverde. Lì vi è il prezioso affresco della Madonna, chiuso da una porta in argento. L’altare è circondato da una balaustra del primo novecento. Inoltre, è cesellato da marmi policromi ad intarsio e dorature, con ricche colonnine a spirale. Ai lati dell’altare ci sono due angeli in bronzo. Tuttavia all’interno del Santuario vi sono vari altari e dipinti. L’altare della Madonna del Rosario, la Madonna del Carmelo, San Nicola da Tolentino, l’Ordine agostiniano, l’altare del Crocifisso. Bellissima la Vetrata dell’Elevazione della Madonna di Valverde patrona di Acireale e Catania. L’organo a canne risale al 1734. Nicolò Ayta di Acireale lo ha costruito. Esistono due manuali, 1500 canne e 20 registri. Anche se la tradizione vuole che Vincenzo Bellini, suonò l’organo durante il suo soggiorno a Valverde.
Il Santuario: la vicenda legata alla sua costruzione
Come vi abbiamo già raccontato la storia del Santuario è legata alla leggende della conversione di Dionisio e le gru. Soprattutto alla Madonna di Valverde. Verosimilmente, siamo intorno al XIII secolo. Nella seconda metà del 500 la Chiesa fu ampliata. Nel frattempo anche il campanile cominciò ad essere costruito. Il 13 agosto 1972 il principe Stefano Riggio, ha stipulato presso il notaio Ingarsia un’obbligazione “pro Reedificatione” della Chiesa. Il terremoto del 1693, ne distrusse alcune parti. L’icona della Madre di Gesù rimase miracolosamente illesa. In seguito nel 700 la facciata della Chiesa subì qualche modifica. Nel 2006 all’interno della Chiesa sono stati eseguiti dei lavori di restauro. Il Santuario è stato definitivamente riconsegnato ai valverdesi, nel 2020, dopo alcuni cedimenti causati dalle forti piogge di qualche anno fa. Tuttavia, adesso il Santuario è libero da ponteggi e visitabile nel suo totale splendore.