I fichi d’India sono una risorsa culinaria della nostra terra. Ve ne sono anche a Valverde, sono gustosi ed è facile trovarli, ecco dove. E’ il periodo in cui si gustano i fichi d’india. Chiamato “Corallo di Sicilia” per la sua forma ed il suo colore. Nonostante il suo nome, è una pianta sempre verde ma molto molto antica. Addirittura pare fosse presente anche nella civiltà Atzeca in Messico. Infatti i fichi d’India hanno rappresentato un simbolo del paese d’origine da includerlo nella bandiera della Repubblica Messicana.
Al centro del vessillo vi è uno stemma con un’aquila che appoggia una zampa su un fico d’India. Mentre nell’altra stringe un serpente che si contorce e bloccato dal becco. Ma la storia dice che probabilmente questa pianta è arrivata in Italia nei primi viaggi in cui Cristoforo Colombo arrivò nelle Indie. Ma la pianta fu introdotta nel bacino Mediterraneo intorno al 1500. E grazie al nostro clima caldo si è ben diffuso. Oggi continuiamo a mangiarlo anche nelle nostre tavole.
Dove trovarli a Valverde?
A Valverde i fichi d’India nascono naturalmente nei campi. Tuttavia sono presenti in due posti più che in altri. Il primo è lungo la costa verso Acicastello. La zona che è chiamata con il nome di Carminello. In questo caso il clima è molto favorevole, perché è molto soleggiato e riparato del vento. Ed il terreno è misto e ben drenato. Beh questo è dovuto al fatto che quella zona un tempo era un vulcano ormai spento, ed influisce anche la presenza della fonte di Casalrosato. Mentre la seconda zona, un po’ più arida, è quella di Belfiore. In particolare lungo la strada che porta ad Aci bonaccorsi. Ed anche lì la presenza è abbastanza rigogliosa. Del resto è una pianta molto facile da coltivare ed in natura la propagazione avviene per seme. Così siamo andati ad assaggiarli e provare il gusto dei fichi d’Italia valverdesi.
L’uso dei fichi d’India in cucina
Ne abbiamo preso uno, lo abbiamo sgusciato ed assaggiato. Ebbene a Valverde sono buoni, corposi e forse andrebbero davvero meglio coltivati. I fichi d’India sono presenti anche in molte vecchie foto, soprattutto nel periodo della vendemmia, come in Via Calì. Tuttavia i frutti possono essere utilizzati per la produzione di gelatine, liquori, dolcificanti e marmellate. In Sicilia si ottiene anche la polpa per la preparazione di un tradizionale sciroppo. Ad esempio a Valverde ci hanno fornito la ricetta per fare un buon rosolio. Basta solo il frutto, acqua, alcool e zucchero. I fichi hanno bisogno di una infusione per 15 giorni nell’alcool in un luogo al buio. L’infuso è poi filtrato e miscelato con acqua e zucchero fino a portarlo ad una gradazione alcoolica di 25%. Va servito freddo ed è davvero molto buono. Chissà magari potrebbe essere una nuova produzione da implementare nel nostro paese.
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