I primi documenti sulla Chiesa della Misericordia risalgono al 1507. A curarla, e a promuovere il culto, sono stati sempre i membri della relativa Arciconfraternita.
Chiesa della Misericordia: le tracce storiche
La chiesa della Misericordia il cui nome completo è Santa Maria della Misericordia è una delle chiese più antiche del paese. Le prime tracce della chiesa risalgono al 1507. Distrutta dal terremoto del 1693, fu ricostruita dai membri della Confraternita. La sede è collocata tutt’oggi in un locale attiguo. Riguardo alle origini dell’Arciconfraternita, il Liber Disciplinae del 1572 cita come data di fondazione il 1223 ad opera del Cardinale Giacomo Colonna. Quest’ultimo sino alla morte amò considerarsi il “protettore” dell’Arciconfraternita. A causa di lesioni interne, la chiesa rimase chiusa quarant’anni, dal 1984 al 2015. Il 13 ottobre 2015 la chiesa è restituita alla cittadinanza. Per merito della rinnovata Arciconfraternita che, per l’occasione ha restaurato la statua della Madonna. La solenne celebrazione della Santa Messa è presieduta dall’allora Vicario della Diocesi di Acireale, Mons. G.Giombanco. Per l’occasione non è mancato il rito dell’Incoronazione della Madonna e di Gesù Bambino.
Chiesa della Misericordia: l’incontro con la famiglia Grasso
L’avvocato Vito Francesco Grasso, membro dell’Arciconfraternita, ci racconta di un impegno costante dei confrati e di molti fedeli. Ci racconta le bellezze della chiesa. Il prospetto esterno scandito da pietra lavica, le tre paraste, il portale, la finestra e gli oculi ai lati. All’interno ad un’unica e ampia navata, si possono ancora apprezzare stucchi settecenteschi e alcuni dipinti. All’altare vi è la statua restaurata della Vergine della Misericordia. Opera compiuta dal Maestro Roberto Paternostro, che è riuscito a recuperare i colori originali. Nel secondo altare, a sinistra si ammira un bellissimo Crocifisso ligneo sovrapposto su un affresco raffigurante a sinistra la Madonna e a destra San Giovanni Evangelista e la Maria Maddalena. In basso si legge ancora “Per devozione di Giuseppe di Bella” e che necessita di un tempistico restauro.
La Cripta e alcune donazioni
Dai sondaggi e dai rilievi fatti qualche anno fa, dalla Sovrintendenza è emerso che sotto una parte del pavimento si trova una pregiata Cripta. Tuttavia, non si è potuto proseguire con i lavori per mancanza di fondi. Ci dice l’avvocato Vito Francesco Grasso:” Questa chiesa è stata restituita ai devoti grazie al costante impegno dei confrati, guidati dall’Avv Antonino Corsaro. Inoltre, non sono mancati doni di un notevole valore, da parte dei fedeli. Ad esempio, il confrate Antonio Monaco ha offerto le spese per il restauro della statua della Madonna, le corone della Madonna e di Gesù bambino. Ma anche la tastiera, utile ad animare le sacre funzioni. Il fedele Rosario Sorbello ha offerto il nuovo Stendardo“.
Tutte le attività svolte durante l’anno
I membri dell’Arciconfraternita sono tutti impegnati a compiere le opere di Misericordia e alla riuscita di tutte le manifestazione e funzioni sacre. Lo stesso avvocato, Vito Francesco Grasso che è anche musicista, ha composto l‘inno alla Madonna della Misericordia, con musica e parole. L’arciconfraternita organizza il programma dell’Ottobre Mariano, ricco di attività culturali e religiose. I festeggiamenti in onore della Madonna si svolgono la terza domenica di Ottobre, con grande partecipazione dei fedeli. Inoltre, la prima domenica di Pasqua (in Albis) viene organizzata la Festa della Divina Misericordia. Infine, il primo mercoledì del mese si recita il S. Rosario e la Coroncina della Divina Misericordia. Ogni secondo sabato del mese viene recitato il Rosario e celebrata la Santa Messa. Infine tutti gli anni è istituito il “Concorso dei -mini presepi“. Un’ esposizione di presepi artistici, il cui ultimo vincitore è stato il Sig. Buzzurro Giuseppe.
Perché visitare la Chiesa della Misericordia?
Accanto all’altare splende il primo Stendardo dell’Arciconfraternita lavorato a mano, anche se recentemente cambiato. Ma ciò che rende speciale la Chiesa non sono gli sfarzi o gli ori, perché questi mancano proprio, ma la sua semplicità. Tra l’altro i lavori di restauro non sono certo finiti, e lasciare una propria offerta potrebbe essere di grande aiuto. Entrando in Chiesa si ha la sensazione di respirare l’essenza della devozione. Un luogo spogliato degli eccessi, dello sfarzo, ma che racchiude la cosa più importante: la pace e la purezza. E questo da solo è il motivo per andare a trovare la Vergine ed aiutare l’Arciconfraternita nella sua opera di ripristino.