Le acciughe (alici) sono un ingrediente base della cucina valverdese. Ma Valverde non è in riva la mare. E allora come mai troviamo questo prodotto? Adesso vi sveliamo il perchè.
Acciughe: ecco come sono finite in Paese?
Qualche tempo fa abbiamo raccontato la storia della nascita del comune di Valverde. Un Paese dedito alla coltivazione delle terre e all’allevamento degli animali, fin dalla sua formazione. E quindi cosa centrano le acciughe? Proprio sotto il bel Paese Mariano vi è il borgo dei pescatori, chiamato Acitrezza. Il comune è famoso anche per l’ambientazione del noto libro di Giovanni Verga, “I Malavoglia”. Leggendo le avventure dei protagonisti, la famiglia Toscano, si capisce che l’attività della pesca e lavorazione delle acciughe rappresentava una forte fonte di reddito. Forse l’unica prima della vicenda dei “lupini” a cui è legato tutto il romanzo. Ebbene, si i pescatori salivano fino a Valverde per vendere i propri prodotti.

La Sagra dell’ Acciuga: un evento unico per i Valverdesi
La Sagra delle acciughe, a Valverde, ha le sue radici già nell’Ottocento. I pescatori di Acitrezza salavano le acciughe e poi le vendevano a Valverde, durante la festa della Madonna. La salatura cominciava nel mese di maggio. Il pescato lavorato sotto sale veniva messo nelle botti di legno, per circa 90 giorni. La festa d’Agosto era quindi, l’occasione perfetta per dedicarsi alla vendita di questo prodotto. Una tradizione che si celebra ogni anno, attraverso la Sagra dell’Acciuga a cura della Proloco valverdese. La ricorrrenza avviene ogni anno proprio prima della festa d’agosto dedicata alla Madonna di Valverde. Durante la Sagra è sempre possibile acquistare le acciughe sotto sale, direttamente nella botte, secondo come vuole la tradizione.

Acciughe: ecco alcuni modi per mangiarle
L’acciuga è una delle specie ittiche più importanti per le marinerie dei nostri mari La sua cattura avviene principalmente con un’apposita rete da circuizione nota come ciànciolo. Le acciughe sono prima pulite e poi messe sotto sale, per conservarle il più possibile. Passati 90 giorni, sono pronte per essere mangiate. Ma come? I panini con le acciughe dissalate non potevano certo mancare. Conditi con un filo d’olio e accompagnati con un buon bicchiere di vino della vigna paesana. Ma subito dopo la pasta con le acciughe è diventata il piatto tipico della tradizione valverdese. Un piatto semplice, economico, ma molto gustoso. A breve vi delizieremo con la ricetta, siamo alla ricerca di quella originaria. Nel frattempo però vi diamo un consiglio! Se volete provare a salare le acciughe, non lavatele mai con acqua dolce. Utilizzare sempre la stessa acqua di mare per pulirle, altrimenti potrebbero ammuffire.